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Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

giovedì 21 gennaio 2010

Un Chimico- Amore e scienza

Trainor, il farmacista

Soltanto un chimico può dire, e non sempre,
che cosa uscirà dalla combinazione
di fluidi o di solidi.
E chi può dire
come uomini e donne reagiranno
fra loro, e quali bambini nasceranno?
C’erano Benjamin Pantier e sua moglie,
buoni in se stessi, ma cattivi l’un l’altro:
ossigeno lui, lei idrogeno,
il figlio un fuoco devastatore.
Io, Trainor, il farmacista, mescolatore di elementi chimici,
morto mentre facevo un esperimento,
vissi senza sposarmi

Leggo questa poesia, ascolto la canzone che De Andrè ha tratto da questa poesia, e rifletto.

Rifletto sul fatto che la storia che fino a ieri sera avevo è finita.

Amore e Chimica...si, perchè io e lui ci siamo conosciuti nel gruppo teatrale della scuola, lui ora fa l'università...e al triennio faceva chimica...

A volte, proprio come Trainor il farmacista, non riesco a capire i meccanismi dell'amore, perchè si debba stare così male.

Eppure sono tranquilla, non abbiamo litigato, ci siamo chiariti e si spera che rimarrà un'amicizia; ci si spera perchè sicuramente ci si rivedrà e ignorarsi sarebbe stupido.

De Andrè ha cantato spesso l'amore, non quello facile, ma quello tormentato, folle, doloroso...l'amore che non appartiene alle favole ma alla realtà

Un Chimico

Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m'ha portato in collina.

Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

È strano andarsene senza soffrire,
senza un voto di donna da dover ricordare.
Ma è fosse diverso il vostro morire
vuoi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.

Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.

3 commenti:

  1. cara sabrina,
    ti ho raggiunta dal blog del prof. complimenti per il tuo blog è molto interessante. peccato sia di difficile navigazione. un saluto

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  2. scusa se ho sbagliato il tuo nome....mi sono appena svegliata ;P

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