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Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

lunedì 7 novembre 2011

8° Campus Albachiara

Sono tornata da una settimana, e ci ho messo un po' per raccogliere le idee.
Ho passato tre giorni a Montecatini, assieme ad altri 2000 giovani, per un forum sulla cittadinanza responsabile.
Una delle esperienze più belle che potessi fare.
Un teatro, una platea di giovani, studenti e non, oratori importanti quali Don Luigi Ciotti, Maurizio Viroli e Giancarlo Caselli, tanta voglia di mettersi in gioco, tanta voglia di ascoltare, tanti laboratori tematici ed artistici con cui approfondire il tema "Responsabilità e Diritti".
Ho sentito interventi interessanti dei grandi oratori, ognuno con la sua idea di diritto e responsabilità; ma ho sentito anche le piccole testimonianze di ciò che va, o va meno in questo paese: testimonianze di precari, di immigrati costretti a ripetere le scuole perchè non possono vedere riconosciuti i propri titoli di studio, immigrati che perdono giorni di scuola e di lavoro per rinnovare il permesso di soggiorno, giovani che erano a Roma il giorno degli scontri e che hanno voluto raccontare la loro versione.
Ecco: è questa l'Italia responabile: quella dei giovani che si sono mossi dal nord alluvionato e dal sud più estremo, dove la mafia c'è e fa paura, che si sono messi in viaggio (Giovani in viaggio per una cittadinanza responsabile, è la descrizione dell'associazione promotrice), per portare le proprie esperienze e per condividerle.
Sono tornata a casa arricchita, carica, e anche molto triste per la velocità con cui questi tre giorni sono passati.
Lo rifarei?
Cento volte!

Artemisia

LA Passione di Artemisia è un libro di Susan Vreeland letto intorno alla fine della prima superiore, su consiglio della mai insegnante di lettere di allora.
Salta il primo capitolo magari, è un po' crudo.
E invece io, cocciuta, me lo sono letta.
Mi sono fatta prendere da quel romanzo di trecento e passa pagine un weekend lungo di primavera, mentre ero in montagna.
L'ho letto d'un fiato sentendomi parte di esso.
Sono rimasta affascinata dalla storia, seppur romanzata, di questa pittrice del seicento, che come tante donne del passato, ha pagato la sua femminilità a caro prezzo.
Più brava dei fratelli a dipingere, violentata da un collaboratore del padre, interrogata sotto tortura.
Ecco, io e il mio animo femminista nella lettura di quel libro ci siamo indignati. Ma siamo rimasti anche molto colpiti.
Io, che non mi sono mai interessata di storia dell'arte, materia non presente nella mia scuola, mi sono fatta prendere talmente tanto che ho esultato quando un mese fa la prof ci ha proposto di andare a Milano alla Mostra "Artemisia Gentileschi-Storia di una passione".
Quindi giovedì vedrò finalmente i quadri della sola pittrice, per di più donna, che mi sia mai interessata, perchè   un solo quadro, visto quest'estate agli uffizi, e riconosciuto immediatamente come suo, non mi basta più :)