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Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

lunedì 11 gennaio 2010

Faber...a 11 anni dalla scomparsa

Ok, lo ammetto, non lo sapevo, o meglio, non lo ricordavo, che oggi era l'anniversario della morte del grande Fabrizio De Andrè.
L'ho scoperto su facebook perchè una mia amica ha pubblicato un post a riguardo, e allora mi sono detta che sono proprio stupida.
A ripensarci bene ho iniziato ad ascoltarlo proprio un anno fa, sull'onda delle commemorazioni dei dieci anni della sua scomparsa, anche se in realtà le sue canzoni giravano per casa mia e per la mia testa già da un po' di tempo, tra i cd di mio papà e i testi imparati e cantati nel coro delle voci bianche (e qui ci sarebbe da ringraziare l'insegnante che invece delle canzoni da bimbi ci fece imparare Girotondo, Spiritual, Verdi Pascoli, Volta la carta!).
E' un anno che le sue canzoni mi accompagnano tra l'mp3, il computer e il canto; ho iniziato ascoltando "Non al Denaro, Non all'Amore Nè al Cielo" perchè conteneva la canzone "Un Chimico" (a cui sono particolarmente legata) che è poi diventiato il mio disco preferito, per poi trasferire tutte le tracce dei dischi sul computer.
Ho letto "L'antologia di Spoon River" anche per cercare i riferimenti che aveva usato, ho convinto i miei (che erano poi già convinti di loro) a portarmi a Genova alla mostra, entrando in un negozio di dischi mi sono incantata davanti ai suoi (mentre il ragazzo che era con me passava in rassegna i cd di Lady GaGa e compagnia) e finalmente per Natale mi hanno regalato il TourBook!
Ascoltandolo mi sono convinta che forse si, aveva ragione mia mamma quando diceva che De Andrè era anche nelle antologie di scuola perchè la sua musica è POESIA, anche se a volte, in certe situazioni, è un po' indigesto, eppure è sempre Faber.
La sera di Natale ho guardato il dvd del concerto a Roma del 1998, mia madre a un certo punto si è addormentata...io ho cantato per due ore!
Poi beh, con gli amici se ne parla, si discute delle canzoni preferite, degli spunti di riflessione, si associano i testi alle persone (come il bombarolo).
Le canzoni diventano l'identificazione per momenti della vita, per le persone che incontri, per le sensazioni che provi mentre le ascolti...e non le dimentichi più.
Grazie Faber...perchè i tuoi testi continuano ad incantarmi, a farmi rilfettere!

Saper leggere il libro del mondo con parole cangianti e nessuna scrittura nei sentieri costretti in un palmo di mano i segreti che fanno paura finché un uomo ti incontra e non si riconosce e ogni terra si accende e si arrende la pace

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