Benvenut* nel mio blog

Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

domenica 16 settembre 2012

Di nuovo a scuola

Domani ricomincia la scuola! Aiuto, la quinta, la maturità.
Però ancora non sono entrata troppo nell'ottica: continuo ancora a cullarmi nel ricordo della crociera in barca a vela con alcuni compagni di classe e la prof. Tre giorni da Giulianova a Bari, con altri ragazzi, per capire che davvero il mare unisce. E' un progetto del ministero, alla sua seconda edizione, chiamato "L'italia in barca a vela: il mare che unisce" e coinvolge trentadue tra istituti nautici, alberghieri e scuole varie.
Abbiamo navigato in notturna, nel mare nero; di giorno, a vela, con la barca in sbandata per il vento di bolina; abbiamo visto delfini e fatto il bagno nel mare del Gargano.
Se potessi ripartirei subito, immediatamente.
Ma purtroppo domani comincia la scuola, un anno lungo, che mi porterà fuori dalle superiori. Però con questa esperienza comincerò con un po' di carica in più, che male non fa.

sabato 1 settembre 2012

Primo oro, e che oro!

Seguo le Paralimpiadi per un motivo molto particolare: in gara c'è Cecilia Camellini.
20 anni, non vedente, viso noto qui in paese, che tra i suoi trentamila abitanti ha già sfornato vari campioni (anche se Riccò è più da dimenticare che da ricordare).
Cecilia è il volto pulito dello sport: biondina, dal fisico abbastanza esile.
Questa sera ha portato la prima medaglia d'oro per la delegazione Italiana, ha battuto il record del mondo, per altro già suo, e credo abbia fatto stare col fiato sospeso tutta Formigine.
La vedo spesso in palestra, mentre fa i pesi o gli addominali, qualche volta l'ho vista in vasca, altre volte l'ho sentita suonare il pianoforte. E' fantastica.
Stasera, quando ho letto della sua impresa, mi sono quasi commossa.
E' davvero il volto pulito dello sport del mio comune, l'immagine della determinazione, della tenacia.
I suoi nonni abitavano nell'appartamento sotto al mio. Mia mamma mi ha detto che per un po' di tempo, quando era molto piccola, ci ha abitato pure lei. Mi dispiace tanto non conoscerla di persona, non potermi complimentare per questa straordinaria prestazione. Ma chissà, forse alla prima occasione in palestra vincerò la timidezza e lo farò lo stesso.
Grazie Cecilia, delle emozioni che regali