Benvenut* nel mio blog

Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

lunedì 19 settembre 2011

Si comincia...

Per il quarto anno (già il quarto??).
Stessa scuola, quasi tutti gli stessi compagni, quasi tutti gli stessi professori.
Stesso bar, stesso caffè al ginseng, stesso atrio dove la mattina si parla e parla ancora.
Ma è bastato fare un giro per i corridoi per rendermi conto che è cambiato qualcosa.
Primo...gli studenti, ovvio, io cresco e loro sono sempre più piccoli...e ripenso che dal mio metro e cinquantaquattro di altezza, anche adesso potrei essere scambiata per una di loro, e che tanto grande comunque non sono, carta d'identità a parte (che annuncia il non più tanto lontano passaggio alla maggio età).
Ma sono cambiate anche le aule.
Alle medie non c'erano posti fissi per le classi, ma ruotavano sempre...mi ero sorpresa, arrivando alle superiori di trovare le classi per così dire fisse: la 1A era li e li rimaneva, pronta a ospitare nuovi studenti ogni volta.
Da quando sono arrivata io, cioè da quando il mio istituto, prima gestito dalla provincia (il che lo rendeva un'eccellenza del territorio), è diventato statale tutto è cambiato, perchè gli studenti sono aumentati e la struttura è sempre la stessa, tanto che ogni posto che può essere adibito ad aula, ora ospita per l'appunto le aule degli studenti, con buona pace di sala insegnanti e laboratori vari.
Ma tanto a cosa servono i laboratori in un istituto tecnico?
Spero solo che la palazzina dove deve essere trasferita la segreteria, assieme a due laboratori, sia pronta in fretta, che sembriamo più delle sardine!
Per quanto riguarda me..è andata, stessi compagni di banco, stesso posto nella classe, prime due ore di chimica organica (la materia più impestata che ho, nonostante sia poi molto bella).
Eh si...l'anno è cominciato!

mercoledì 14 settembre 2011

La ginnastica Ritmica

Avevo sei anni quando sono entrata in palestra per la prima volta.
Era da qualche mese che mi rifiutavo di tornare in piscina, il motivo, alquanto stupido a ripensarci bene, era stata la vista di una siringa fuori dalla piscina.
Fu la prima volta che sentii parlare di droga. Non so perchè ma mi terrorizzò, e mi rifiutai di tornarci (ancora ora, che in quella piscina d'estate c'è la discoteca all'aperto, una delle prime immagini che mi viene alla mente a sentirne il nome è quella scena).
Dicevo: mia mamma non voleva che smettessi di fare sport e quindi mi portò in palestra. Era Gennaio del 2000.
Da allora non sono ho più smesso.
Sono passata dalla psicomotricità, alla ginnastica artistica (con una breve parentesi di preagonismo) fino al passaggio, in terza elementare alla ginnastica ritmica ( anche qui breve parentesi di preagonismo) fermandomi a gareggiare nella ginnastica generale: non potrò mai ambire a grandi successi ma tanto mi basta.
Ho imparato piano piano a usare ogni attrezzo: prima la palla, la fune e il cerchio, poi il nastro e le clavette, finendo per provare un'immenso amore per quest'ultime.
Si incontrano belle persone in palestra, si stringono amicizie.
Questo sport si sta conoscendo a livello televisivo solo da poco: più o meno dal 2004 quando la nazionale ha vinto l'argento alle olimpiadi.
Ora compare a San Remo, in concerti, in pubblicità, in video musicali, e purtroppo, dopo la vicenda di Yara anche nei telegiornali.
Ma rimane comunque ancora abbastanza sconosciuto.
Quando si parla di ginnastica si parla di artistica (femminile, quella maschile, di Yuri Chechi, si i ginnasti hanno spesso nomi strani, è scambiata per atletica) e per fare capire la ritmica devi menzionare il nastro...
Poco importa...io questo sport lo amo...nonostante i dolori causati dal primo allenamento dopo quasi quattro mesi di fermo (tra un problema al ginocchio e le vacanze estive), ma tutto riprenderà come al solito, con le solite risate, le solite cretinate e qualche nuova coreografia :)