Benvenut* nel mio blog

Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

mercoledì 28 luglio 2010

Pensieri sparsi riguardo alle letture della settimana

Come succede spesso durante l'estate, questa settimana ho letteralmente "divorato" quattro libri, tra cui tre che avevo cercato interessata e che mi stavano particolarmente a cuore: "Il razzismo spiegato a mia figlia" di Tahar Ben Jelloun, "Premiata macelleria afghanistan" (libro di vignette) di Vauro e "Pappagalli Verdi" di Gino Strada...
Leggendo questi tre libri, sono stata spesso vicina al piangere!
A parte le vignette di Vauro che comunque erano abbastanza angoscianti, sono stati i tanti racconti raccolti nel libro di strada che mi hanno fatta stare male...e provare tanta rabbia.
Rabbia per noi che sappiamo che la guerra c'è e non facciamo nulla per cercare, nel nostro piccolo di cambiare le cose, rabbia per quelle mine che mutilano persone ogni giorno, rabbia per come i governi se ne fregano.
E sentendo i tg, vedo che poi i soldati a volte fanno i loro porci comodi...si divertono anche a sparare sui civili...e che cazzo...come quando i medici di Emergency sono stati accusati di favorire il terrorismo...proprio loro che bandiscono qualsiasi forma di violenza...
Leggendo invece il libro di Tahar Ben Jelloun mi sono imbattuta in questo dialogo:
-[...] per giustificare le loro idee di DISCRIMINAZIONE
-Che cosa significa questa parola?-
-Il fatto di separare un gruppo sociale o etnico dagli altri trattandolo peggio. Come se per esempio, in una scuola, la direzione decidesse di raggruppare in una classe a parte tutti gli allievi neri perchè considera questi bambini meno intelligenti degli altri. Per fortuna questa discriminazione non esiste nella scuola francese.
Leggendo questa frase mi è venuto da dire E in Italia??  Grazie al cielo no...ma il discorso delle classi ponte per gli alunni stranieri, che con la scusa del fare loro imparare l'italiano venivano separati dai bambini italiani?

Parlando con un ragazzo della mia scuola, straniero(indiano), per una banale discussione che ho (forse erroneamente) attribuito ad uno scontro tra le nostre culture, ho sentito insultare pesantemente quella che lui chiamava nostra "cultura"...ma era la cultura di massa, quella alla quale io non mi sento di appartenere e che critico...ahi, che male venire a contatto con la dura realtà!!!

venerdì 23 luglio 2010

Nella giusta direzione

Dopo molti mesi si era ritrovata in una sala prove e senza Lui...
La band si era sciolta: divergenze artistiche (o almeno così le aveva detto al telefono una sera di inizio Giugno); ma lei sapeva che c'era sotto dell'altro.
C'erano la voglia di comandare del batterista e c'era stata finalmente la ribellione degli altri, c'era che ormai gli attriti erano troppi e i giochini di potere erano pane quotidiano.
C'era anche che lei non era poi così sicura di volere fare quel genere di musica...
Così si era messa in contatto con alcuni vecchi compagni di classe, e con loro aveva deciso di iniziare quel nuovo progetto musicale.
E finalmente la loro avventura musicale stava comiciando.
Nel caldo afoso di luglio si erano chiusi in quella stanzetta insonorizzata, con l'aria condizionata accesa e una gran voglia di alzare al massimo gli amplificatori.
Erano partite le prime note, un'improvvisazione per vedere come fare evolvere la situazione...lei aveva  trovato subito il ritmo giusto, stavolta senza problemi, e con il cuore che pulsava a tempo con la grancassa aveva infilato tra una nota e l'altra le parole scritte durante l'insonnia della notte precedente.
In quello spazio troppo ristretto per cinque persone si era creata una sorta di incantesimo grazie al quale tutti capivano esattamente cosa stavano facendo gli altri...una sorta di filo che inconsciamente li legava e li "sintonizzava sulla stessa lunghezza d'onda".
E dopo la prima improvvisazione eccone una seconda e una terza, e altre ancora, talmente tante da fare finire il tempo a loro disposizione.
Avevano riordinato la stanza e, raccolti gli strumenti, si erano diretti verso una pizzeria poco distante.
Davanti a una pizza e una birra, le loro parole uscivano eccitate, allegre, quasi urla di bambini.
Era una sensazione indescrivibile quella che aveva provato lei...ma sapeva una cosa...di quella almeno era certa: la musica stava finalmente facendo girare il mondo nella giusta direzione

mi rendo conto che non è il massimo come racconto...ma mi andava di scrivere un po'..

martedì 13 luglio 2010

Brividi!

Vi è mai capitato di sentire i brividi ascoltando una canzone? Vi è mai capitato di sentire le lacrime sul punto di uscire, nonostante la canzone non sia ne triste ne ti riporti a ricordi che lo siano? Vi è mai capitato?
A me capita spesso, e indipendentemente da chi sia l'autore, indipendentemente dal luogo dove io mi trovo o da chi si trova con me in quel momento!
E mi è appena capitato, ascoltando "In morte di S.F."...
Mi è capitato spesso ascoltando "Domani".
Non mi riesco a dare una spiegazione!
Come non mi riesco a spiegare perchè le canzoni di De Andrè assumano nella mia mente scenari e situazioni lontane nel tempo, come se, facessero parte di una storia passata! (e non intendo la seconda metà del Novecento...intendo sempre e solo gli scenari in costume dei film, che riportano a epoche terribilmente lontane).
Eppure tutto ciò mi lascia sempre una sensazione di pace, incredibile e stupenda.

sabato 3 luglio 2010

Concerto Guccini

Non posso dire di essermelo persa...credo però di non potere nemmeno dire di averlo visto, dato che i biglietti non li ho trovati (a causa di altri impegni che si sovrapponevano non ho potuti prenderli prima).
Diciamo che per sentirlo l'ho sentito...e anche abbastanza bene (discorsi a parte) anche fuori dalle transenne, le emozioni ci sono state ok...
Però mi è dispiaciuto il fatto che il concerto, tenendosi in Piazza Grande, sia stato un concerto chiuso...
C'era davvero un sacco di gente che per un motivo o per l'altro è rimasta fuori, per questo mi dispiace!
E questa è l'unica critica...per il resto...nessuna obiezione!