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Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

sabato 14 agosto 2010

In un giorno di pioggia

Ci sono di quei giorni, in cui il tempo meteorologico non aiuta di certo l’umore…giorni in cui manca la voglia di fare tutto: di strudiare, di uscire, di leggere, di guardare la tv, di scrivere, di ascoltare musica!
Resta forse la voglia di prendere in mano la chitarra e suonare quei pochi accordi che riportano ad una canzone, per fartela tu, la musica.
Tutto ruota magari in funzione della serata…nella sua attesa.
Aspetti, apri internet (che non va alla velocità che vorresti), vai in cucina, apri il frigorifero, mangi qualcosa, ti risiedi davanti allo schermo, cazzeggi, ricapiti duemila volte sullo stesso sito, mai nuovo, mai aggiornato; riprendi la chitarra, suoni qualcos’altro, pasticci con lo smalto o qualche altra diavoleria cosmetica…poi ti dici “esco”.
Ed esci, sotto la pioggia, al freddo della montagna, con i vestiti che ad ogni passo, nonostante l’ombrello, diventano sempre più zuppi…
Però succede che l’incontro con gli amici non va come vorresti…e sai che è anche colpa del tuo carattere permaloso che difficilmente accetta i torti subiti..e anche le ingiustizie…
Decidi che è meglio rientrare a casa, prima di piangere, prima di discutere…perché la voglia non ce l’hai.
Ma la voglia di piangere…quella ce l’avresti…e sai che trattenere le lacrime è faticoso, soprattutto se intorno a te hai acqua ovunque! E se la pioggia servisse per non piangere soli, piangeresti anche…chiudendo l’ombrello, lasciando che lacrime ed acqua, dolce e salato, si uniscano…
Ma fa troppo freddo, rischi di ammalarti…quindi niente “pianto liberatorio”…
Getti l’ombrello di fianco alla porta, entri in casa, incazzato, e ti risiedi davanti a quel fottutissimo computer…in mancanza d’altro…per ora!

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