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Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

lunedì 8 febbraio 2010

La generazione GF

La società oggi, esercita richiami contrari a quanto famiglia e scuola vorrebbero o dovrebbero insegnare: denaro, sopraffazione, stordimento, guerra, fanatismo...Genitori ed insegnanti si sentono impotenti, tra tentazioni di vecchio, inopportuno autoritarismo e concessioni che, se sperano in una risposta riconoscente, però rimarcano il vuoto, l'assenza. Così i giovani annaspano in quel labirinto di doppi e contraddittori messaggi che è quanto di più catastrofico si possa offrire all'adolescenza.

Tratto da "Giulietta, Romeo e..."

La frase qui sopra fa parte dell'introduzione dello spettacolo che lo scorso anno la compagnia teatrale della mia scuola, ha portato in scena...
L'impostazione era quella della canzone 29 Settembre nella versione "Equipe 84": giornale radio (con appunto il dialogo sui giovani) e la canzone in sottofondo.

MA QUESTO NON E' IMPORTANTE!!

L'importante è quello che dice...ossia che oramai noi giovani non sappiamo più in cosa credere e non abbiamo fissi punti di riferimento ai quali attaccarci.

Mi è venuta in mente oggi dopo l'ennesima prova dello spettacolo di quest'anno...perchè c'è una recondita possibilità che la rassegna che da sedici anni portava nel teatro di Modena tutte le compagnie scolastiche, venga interrotta.
Perchè? Mancanza di fondi!
Come ha detto la nostra regista, si taglia sulla cultura, e ovviamente a rimetterci siamo noi giovani, che ci ritroveremo sempre più ignoranti.

Quanti miei coetanei sarebbero disposti a passare una giornata a leggere un libro per puro interesse(e non per obbligo scolastico)? Quanti andrebbero a teatro a vedere uno spettacolo che non sia solo comico e che non sia solo basato su quell'umorismo ormai fastidioso e ripetitivo (volgarità gratuita!)?
Ieri mi sono comprata due libri, Giovedi sera finirò a teatro a vedere "La macchina del Capo" di Paolini, l'11 Marzo forse andrò a vedere Cristiano De Andrè (questa è molto molto in forse)...già...forse sono fuori di testa io...magari mi sarebbe più comodo uscire tutti i sabati sera e ubriacarmi in discoteca...ma non fa per me!

Odio la TV...la guardo il meno possibile (qualche tg, documentari, annozero, ballarò, report, che tempo che fa...) e preferisco il computer e internet, dove almeno scelgo io che cosa seguire e che cosa no.
A scuola sento parlare di Grande Fratello, di chi avrebbero voluto eliminare, chi doveva restare, chi ha baciato chi...puah!
Bella roba, se questo è il massimo livello di cultura che uno si fa: cultura dell'ignoranza! E fosse l'unico reality show...ma no...ce ne sono sulla rai e su mediaset, tutti uno la brutta copia dell'altro, tutti banali e palesemente finti!
E poi tutto quello che ci gira intorno sui Social Network. Lo ammetto, uso Facebook e anche tanto...e quello che (purtroppo) conosco di questi reality, è dovuto al mio utilizzo che ne faccio...

Ma tanto ormai si è capito quale è la linea che si sta prendendo: renderci sempre più ignoranti, sempre più manipolabili, sempre più sottomettibili!

La nuova riforma degli istituti superiori prevede una grande riorganizzazione...peccato che questa, in una scuola come la mia probabilmente, preveda la riduzione di ore importanti per la nostra formazione professionale (e che rendevano la mia, una delle migliori scuole della provincia, nell'ambito dei Tecnici!).
E se non siamo praparati come lo troviamo un lavoro? E se studiamo, che prospettiva abbiamo? Restare precari in eterno, con uno stipendio ridicolo?

Che ne sarà di noi tra vent'anni??? E dell'Italia che un giorno sarà nelle nostre mani?

3 commenti:

  1. Si sono sempre io :D

    Mi trovi pienamente d'accordo con il tuo articolo tranne in un pezzo sul quale commento basandomi solo ed esclusivamente sulla situazione della mia "amatissssssima" Catania.

    Genitori ed insegnanti si sentono impotenti...
    E' questo il punto su cui non è che non sia d'accordo, ma è meglio di non fare di tutta l'erba un fascio nemmeno nel bene, intendo dire che nella mia situazione vedo oramai un congiungimento tra professori e ragazzi... Mi spiego con un esempio: ognuno di noi ha quei 10 cm di spazio davanti al naso, se qualcuno entra in quello spazio o è amore o è guerra; Ecco, gli insegnanti si sono avvicinati eccessivamente e sicuramente (sempre, ripeto, nel mio caso) non si tratta di amore.

    Se una volta gli studenti erano capeggiati dai professori, compagni e rivoluzionari tanto quanto noi, la cosa ora non si è invertita, bensì è totalmente scomparsa! I professori ora stanno dalla parte dello stato, predicano disciplina e si disperano dicendo: Il ministro ha tolto 100 ore quindi non possiamo fare discussioni su dati argomenti. Beh questa a mio parere è ipocrisia. Io vengo da un biennio passato con due splendide proff di lettere, ambedue diverse con una delle quali ancora mi tengo in contatto, la legge non era ancora passata, i dibattiti c'erano, eccome se c'erano, se magari erano affrontati da me e la proff. questo è un altro discorso, ma c'era quella collaborazione studente-docente che ora dalla mia vita è scomparsa.

    Ora invece mi ritrovo nella situazione che chi ho davanti come docente si dispera ma non prova nemmeno a ribellarsi, perchè alla fine lui ha la cattedra e cosa gli interessa? Non perde mica il posto di lavoro...
    Questa situazione di indifferenza sta rosicchiando le fondamenta della scuola, e se si può parlare di società malata e corrotta, il problema bisogna ricercarlo sopratutto qui.

    Quindi dico che nella mia situazione, gli insegnanti non si sentono impotenti, ma se ne stanno altamente fregando.

    Per i genitori direi che oramai non si può più parlare di famiglia come uno "stato" a se, oramai la famiglia è la società non più padre e madre...

    Ovviamente imho

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  2. ludo, la parte su cui non ti trovi d'accordo non è ovviamente farina del mio sacco, ma parte di un testo teatrale...quindi ovvio che possano esserci dei punti su cui non ci è d'accordo.

    io ho delle prof (una è quella di cui forse ti avevo parlato in chat, xò lei collabora con noi per il teatro...ah, la frase scritta sopra era proprio una delle sue battute) che fanno costantemente con noi dibattiti sulla situazione attuale...purtroppo però non sono tutte, e qui allora salta poi furoi il problema del fatto che non fanno nulla (o almeno non con noi)..

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  3. Capito, comunque era più uno sfogo che commento me ne sto rendendo conto ora e me ne scuso su di questo.

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