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Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

lunedì 30 aprile 2012

Monaco- cronaca spicciola di una gita

Sono tornata da due giorni.
Una gita fantastica. Forse perchè nei miei diciotto anni di vita era la prima che durava più di un giorno.
Monaco mi è piaciuta un sacco. Bel posto, bei luoghi da visitare, cibo schifoso (ma non avevo grandi pretese).
Ho scoperto cose sui miei compagni che non mi sarei aspettata, ho visto il lato umano degli insegnanti e mi sono  divertita.
La cosa però, parlando della meta, che mi è entrata più dentro è stato il campo di concentramento di Dachau.
Faceva un caldo pazzesco e avevo il sole a picco sulla testa. Sto provando ad immaginarmi come doveva essere lavorare per ore ed ore sotto quel sole cocente, o al freddo ben sotto lo zero dell'inverno tedesco.
La nostra guida, un romano che nonostante la residenza quasi ventennale in Germania non ha perso l'accento, è stata molto schietta. e probabilmente era ciò di cui c'era bisogno.
E' stato uno dei tanti tasselli da aggiungere al puzzle della Shoah: luoghi da ricordare, memorie da conservare, persone da fare rivivere attraverso le storie.
Anche chi era un po' scocciato di visitarlo è rimasto colpito e alla fine gli è piaciuto (se piaciuto è un termine accettabile per un luogo del genere). Diciamo che non abbiamo solo cazzeggiato ma abbiamo anche riflettuto un po'.
E di tutto un insegnamento, un ricordo mi è rimasto: bisogna imparare a pensare con la propria testa, e non secondo le mode, è difficile, molto, ma è necessario.

1 commento:

  1. Elettrone indipendente2 maggio 2012 alle ore 19:56

    Quella visita è stata DAVVERO interessante, utile, e ha fatto riflettere molto. Peccato che spesso, per riflettere, sia necessaria prima una tragedia. Senno non ci si pensa.
    Sono molto felice di avere trovato quella guida..è grazie a lei che forse, dopo varie visite a Fossoli che non mi hanno lasciato più di tanto, per la prima volta sono riuscito a capire qualcosa in più. Non solo ascoltare gli avvenimenti o condividere un silenzio pesante in memoria dello sterminio, ma qualcosa in più.

    Per il resto della gita, devo concordare con te :)
    Anche a me Monaco è piaciuta un sacco, la sua tranquillità soprattutto. Mentre sul cibo... sorvoliamo. Siamo troppo viziati a pizza e tortellini per potere sopportare quegli ammassi di molecole organiche che rifilano all'estero (chiamarli cibo mi sembra un insulto XD), si salvano i fast food, ma gli ostelli DECISAMENTE no.
    E, col senno di poi (anche se la pensavo così già da prima), molto meglio Monaco di Strasburgo.
    :D

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