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Un diario aperto a tutti, dove i pensieri che ho voglia di gridare possono prendere vita e raggiungere gli altri, per essere condivisi, discussi, anche smontati volendo

domenica 23 ottobre 2011

Simoncelli...un altro che se ne va

No, non sono una fan della MOTO GP, non sono come le mie compagne di classe, disposte a svegliarsi alle 5 del mattino pur di vedere una corsa. Mi entusiasma, si, le poche volte che la guardo. Mi piace molto di più della formula uno se è per questo. Ma mi fa anche tanta paura.
A me le moto danno sempre un po' da fare, a pensarci. Sia in pista che sulla strada.
E da qualche anno che mi fanno questo effetto: più o meno da quando due ragazzi del mio paese, di cui uno dei due era fratello di un mio amico, una sera di fine estate hanno lasciato le loro vite di adolescenti (diciassette e diciotto anni appena compiuti), sull'asfalto bagnato di una rotonda, complice la forte velocità.
Da allora mi fanno paura. La strada in sè mi mette paura.
Quando oggi, tornando a casa mio padre mi ha detto che Simoncelli è morto, ci sono rimasta letteralmente di merda.
Non seguivo le moto, è vero, però mi stava simpatico.
Mi spaventa la morte, specialmente mi spaventa se muoiono i giovani.
Penso a quanto dolore ci possa essere ora nella sua famiglia.
E' morto facendo quello che amava, forse anche un modo giusto per morire (se esiste un modo giusto), è vero, e quando fai uno sport del genere, lo metti in conto che potrebbe succedere. Ma muori lo stesso.
Lui lo ha messo in conto, si.
E la sua famiglia?
Beh, anche loro. Ma mi immagino ora i suoi, che lo hanno perso così giovane, che non lo riavranno più indietro. Forse hanno provato ad opporsi, forse lo hanno sostenuto. Ma fa male.
Anche Valentino lo ha messo in conto. E stavolta non è stata la sua ora, per fortuna...ma ha visto morire, nell'impatto con la sua moto, un amico. Come si può sentire lui adesso?
Quando succedono queste cose, tutte le mie paure sugli incidenti stradali saltano fuori , tanto sono coperte solo la un leggero strato protettivo che si lacera già ogni volta che so che il mio ragazzo è in macchina, o quando mio padre torna tardi la sera dal lavoro, o quando penso al ragazzo di mia cugina, che ha la mia età, e che è in ospedale senza miglioramenti dall'inizio dell'estate, sempre per colpa della moto.
Ho paura della strada e della velocità...
E penso che sia brutto morire così!

3 commenti:

  1. Anche a me le moto fanno una paura assurda. Quando guido e le incontro sulle curve tutte piegate istintivamente freno e gli mando qualche colpo. Vanno troppo forte. Sono spericolati. Solo sulla strada del mio paese, piena di curve, perciò molto frequentata dai motociclisti, si contano un bel po' di mazzi di fiori lungo la strada. L'ultimo è spuntato ad agosto, aveva 25 anni. Non è giusto, non ha senso, però cavolo possono anche andare un po' più piano.
    Il moto Gp non l'ho mai visto, mi annoia tantissimo, Simoncelli lo conoscevo così, di vista, però quelle immagini sono tremende. Mi dispiace un sacco. Era così giovane. Certo sapeva quello che stava facendo e probabilmente, come hai scritto tu, l'aveva anche messo in conto, però aveva sempre solo 24 anni, decisamente troppo pochi per morire. Non è giusto, comunque sia, non è giusto.

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  2. Elettrone indipendente24 ottobre 2011 alle ore 18:41

    A me invece questa cosa fa arrabbiare...
    mi fa arrabbiare per due motivi: il primo è che la notizia fa tanto scalpore solo perchè Simoncelli era un pilota di moto... mentre, tanto per dirne una, è da poco morto anche l'inventore del pacemaker, una persona che grazie ai suoi studi è riuscito a salvare la vita di milioni di persone, e nessuno (quasi) ne ha parlato.
    La seconda cosa che ti fa arrabbiare è ciò che vedi/leggi/senti in giro... gente che piange, gente che si dispera, gente che lo prende a idolo... tutti improvvisamente erano suoi grandi fan, oppure dicono che ormai guardavano la motoGP solo per lui, o ancora che "lo conoscevano"...tutta questa ipocrisia... gente che per sembrare migliore racconta o si comporta in maniera assolutamente ipocrita. Mi fa arrabbiare davvero, l'ipocrisia è proprio una di quelle cose che non sopporto (e scusate la ripetizione :P).

    Con questo non voglio essere assolutamente irrispettoso nei confronti di quelle persone che davvero lo conoscevano, dei suoi cari, degli amici e di tutti coloro che gli stavano intorno. Tutti coloro che stanno vivendo il lutto della morte di un figlio/amico/fidanzato, giovane e, da un paio di sue frasi che ho letto, persona anche molto vitale e solare.

    Io son sincero, ieri mattina mentre giochicchiavo su internet arriva un circolare in ally con scritto "è appena morto Marco Simoncelli"... la prima cosa che ho pensato è stato "e chi è??"
    Poco dopo leggo un topic sulla sua morte anche su un forum e allora decido di andare ad informarmi (grazie Wikipedia) e scopro che era un pilota di motoGP.
    Finisco di leggere il topic sul forum, ci sono alcune citazioni.. una in particolare mi è sembrata molto bella: "”Non hai paura di ammazzarti se fai un incidente?”
    ”No. Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera." [Marco S.]"
    Ecco, dopo avere letto che è scomparsa una persona del genere, un pelino, mi dispiace. Mi dispiace non perchè era un pilota ma perchè (ripeto, da quel poco che ho letto dopo la sua morte) mi è sembrata una persona piena di vitalità e con una grande passione. Un pelino di dispiacere che può essere quello che provi quando succede qualcosa di grave molto distante da te, che non ti tocca minimamente di persona, ma che sfiora i tuoi sentimenti.

    Qualcuno magari potrebbe dirmi: "Ma dai, è morto un pilota di moto e a te non te ne frega (quasi) niente??!!" con tono un po' scandalizzato.
    Già, è così, come in realtà frega poco a gran parte di tutti gli ipocriti...ma almeno io lo dico ^^

    Ops Marty, è uscito un mezzo romanzo....vabbe dai, se ascolti le riunioni del comitato ("Quale comitato??"..."L'ECO-comitato!!" =P) son sicuro che anche questo lo leggerai volentieri :)

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    1. Sinceramente sono d'accordo con te. Sono tutte cose messe in conto. Nessuno li ha obbligati. Sono dispiaciuta di più per un ragazzo che muore facendo un incidente in moto perchè pioveva, piuttosto che per un ragazzo che correva per sport, correva per passione, correva per soldi. Non voglio essere irrispettosa ma non era obbligato a farlo.

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