Mi è stato detto che non sono una persona coerente.
E' accaduto a seguito di una battuta ironica tra me e un amico sui francesi (sono appena tornata da Parigi). Un altro amico, presenta nella conversazione mi ha fatto notare che la mia era una generalizzazione, del tutto incoerente, come ogni generalizzazione.
Senza però attendere una replica ha aggiunto, come esempio di incoerenza, il fatto che io, dopo avere scritto un'articolo sulla dignità delle donne (articolo che non penso di avere riportato sul blog, ma che potete leggere in questo link, a pagina 5), in gita a Monaco sia uscita una sera con un vestito corto ed i tacchi, truccata da una mia compagna di classe.
Mi sono sentita ferita. Perchè ho sempre ritenuto la dignità di una persona ben distante da come si veste qualche volta (di solito vado in giro con jeans e t-shirt, oso i vestiti, nemmeno troppo eleganti, qualche volta soltanto), vedendola invece ben più radicata nei principi morali.
Mi sono sentita offesa, da una persona che non ha mai mancato di esprimere il proprio disappunto ogni qualvolta si facesse qualcosa che non era di suo gusto. Ma fare il contrario è sempre stato impossibile.
Mi sono sentita tradita da una persona che ho difeso praticamente a spada tratta, ogni volta che a scuola ne sentivo parlare male, perchè lo ritenevo un mio amico e pensavo di conoscerlo un po' più degli altri. E vi assicuro che spesso ho tentato di giustificarlo, di difenderlo. Di fare cambiare alla gente l'opinione che aveva di lui.
Ma non penso lo farò più. Perchè mi rendo conto che lui non lo farebbe per me. Mi ritiene una persona incoerente. Forse anche con dei pregiudizi.
Se c'è una cosa che ho imparato è che i pregiudizi (positivi o negativi che siano), sono qualcosa di radicato dentro di noi, e che difficilmente si sradicano. Fanno parte di un'autodifesa personale e sono lì, poco possiamo fare.
Io non mi farò più in quattro per lui, vista la "cattiva opinione" che ora ha di me.
Mi duole dire che la verità delle cose è questa(se non fosse cosi vivremmo tutti tranquilli),ma molto spesso non bisogna fidarsi di nessuno..è la prima cosa che si impara, "la fiducia" per quanto possa essere semplice darla o averla(anche se spesso si fatica) è difficile tenersela stretta.Però considera questo come un gradino in più verso la maturità.Dopotutto le cose brutte sono quelle che ti fanno crescere,anche se non le vorremmo,se dovessi scegliere tra crescere oppure soffrire,preferirei rimanere piccolo per sempre.Però questo è un commento generale....scommetto che una ragazza intelligente come te già lo sappia(si sono un adulatore solo quando mi fa comodo,e ne sono fiero =P).
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