LA Passione di Artemisia è un libro di Susan Vreeland letto intorno alla fine della prima superiore, su consiglio della mai insegnante di lettere di allora.
Salta il primo capitolo magari, è un po' crudo.
E invece io, cocciuta, me lo sono letta.
Mi sono fatta prendere da quel romanzo di trecento e passa pagine un weekend lungo di primavera, mentre ero in montagna.
L'ho letto d'un fiato sentendomi parte di esso.
Sono rimasta affascinata dalla storia, seppur romanzata, di questa pittrice del seicento, che come tante donne del passato, ha pagato la sua femminilità a caro prezzo.
Più brava dei fratelli a dipingere, violentata da un collaboratore del padre, interrogata sotto tortura.
Ecco, io e il mio animo femminista nella lettura di quel libro ci siamo indignati. Ma siamo rimasti anche molto colpiti.
Io, che non mi sono mai interessata di storia dell'arte, materia non presente nella mia scuola, mi sono fatta prendere talmente tanto che ho esultato quando un mese fa la prof ci ha proposto di andare a Milano alla Mostra "Artemisia Gentileschi-Storia di una passione".
Quindi giovedì vedrò finalmente i quadri della sola pittrice, per di più donna, che mi sia mai interessata, perchè un solo quadro, visto quest'estate agli uffizi, e riconosciuto immediatamente come suo, non mi basta più :)
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